L’attenzione sul muro di cinta di Via Marconi è ancora alta.
Si è riunita, ieri a Palazzo La Salle, la II^ Commissione Lavori pubblici con l’intento di fare chiarezza sul muro di cinta di via Marconi che, secondo molti cittadini, estende i confini della ex-proprietà Apa, oggi di proprietà della famiglia Bottiglieri.
La Torre denuncia da mesi le possibili irregolarità e ha sempre chiesto al Sindaco, con animo costruttivo, di fare luce sulla vicenda. Ma Malinconico fino ad oggi ha scelto la linea del silenzio.
A luglio scorso, il neo presidente del consiglio comunale, Gaetano Frulio, appresa la notizia da La Torre, con una lettera invita la II^ commissione a riunirsi per discutere sul caso. Su sollecitazione di Frulio, proposta in questi giorni al Presidente di Commissione, Vincenzo Castellano, solo ieri si è avuto il primo incontro.
Nella riunione, oltre ai consiglieri comunale, sono stati convocati il dirigente di settore, l’Ing. Vincenzo Sannino e chi vi scrive, Antonio Civitillo.
Dopo diverse contrapposizioni di parere, è stato deciso di fissa un’altra seduta della II^ Commissione nei prossimi giorni, per meglio approfondire alcune elementi ancora poco chiari.
Noi de La Torre credavamo che lo scopo dei lavori fosse un altro: rendere meno pericoloso quel tratto di strada. Si pensava che la realizzazione del secondo varco servisse a dividere i sensi di marcia (un varco per chi scende ed un altro per chi sale), per così attenuare le curve ed aumentare la visibilità, con la finalità di rendere il tutto più sicuro.
In realtà, però, è stato innalzato un imponente muro di cinta che costeggia parte della proprietà “ex- Apa”, estendendone la proprietà da qualche anno acquistata dalla famiglia Bottiglieri.
Secondo molti cittadini, che protestano per la costruzione, la strada è diventata così più pericolosa.
Di tutt’altro avviso il sindaco Malinconico (e da ieri anche il dirigente del Comune, Ing. Vincenzo Sannino), che in un primo tempo aveva risposto alle accuse con una nota: “Ultimati i lavori, la Società Autostrade Meridionali ha restituito la proprietà ricostruendo, ovviamente, il muro di cinta identico al precedente, così come si evince dalle cartografie aerogrammatiche del 1991 e dal progetto realizzato”.
Ma le dichiarazioni del Sindaco non trovano riscontro con quanto raccolto da noi de La Torre: testimonianze e fotografie che evidenziano l’inesattezza delle affermazioni del primo cittadino.
Costruendo questo muro, di fatto, si è resa la strada più pericolosa. Reputiamo quel tratto di strada, Via Marconi – inizio De Nicola, critico a causa della pendenza e di una scarsa visibilità che spesso causa scontri. Quel tratto diventa ancor più pericoloso in caso di pioggia o quando vi transita un pullman.
Anche in II^ Commissione ci sono state perplessità sull’intervento dell’Ing. Vincenzo Sannino, durante il quale si è anche discusso sulla pericolosità del ponte di Via Curtoli.
I membri della Commissione presenti, Antonio Spierto, Rosario Luccio, Ciro Piccirillo, Vittorio Guarino, Rosario Rivieccio e Filippo Colantonio, hanno anche proposto di fare un sopralluogo per verificare se quel muro li esistesse oppure no ma con dati più dettagliati e più chiari di quelli forniti dallo stesso Sannino.
Antonio Civitillo
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