Qualche giorno fa il tribunale di Torre Annunziata, in merito al processo Deiulemar, ha cancellato il sequestro di beni pari a 100 milioni, disposto a fine settembre dello scorso anno dal giudice Di Lorenzo, riconducibili ai parenti degli armatori finiti sotto processo a Roma e ai titolari dei trust esteri ritenuti emanazione della compagnia armatoriale. L’ammontare della cifra dei conti correnti e dei titoli riconducibili, questi sì, direttamente ai soci della Deiulemar non sono ancora noti – fanno sapere dal Comitato -, ma solo il Trust Gilupami è valutato più di 20 milioni di euro.
Ritornando ai beni dissequestrati, nel comunicato apparso sul sito del Popolo obbligazionisti Deiulemar, si parla che la dottoressa Diana, del foro di Torre Annunziata “ha revocato tale misura cautelare, ritenendo che per i rapporti sottostanti oggetto del provvedimento, la competenza fosse dell’istituito Tribunale delle Imprese”. “In ogni modo, per tranquillizzare i creditori – si afferma nel comunicato numero 34 -, i sequestro” dei beni successivamente dissequestrati “risultano tutti trascritti nei relativi registri, per cui allo stato, è impossibile che si possano verificare, nelle more, atti di distrazione a favore di terzi. Come sembra improbabile, che i soggetti deputati ad amministrare i beni in oggetto, possano prendere decisioni in danno della massa creditrice”. Infine, dal Comitato fanno sapere di essere “costantemente rapportato alle Curatele al fine di velocizzare la conferma dei sequestri e la relativa acquisizione di tutti i beni al fallimento”.