Come se non bastassero i presidi, striscioni, gazebo, voci e movimenti di protesta sulla affaire dell’ospedale Maresca, che da tempo è in bilico tra funzionamento parziale e stato di abbandono: ora è presente anche un gruppo su Facebook chiamato “Smerdatorre”, che tra le varie denuncie correlate da foto, ha pubblicato un’immagine in cui si vede il soffitto di un reparto del nosocomio torrese che presenta vistosi aloni d’umidità. Sotto la foto campeggia la scritta: piove dentro al Maresca! La struttura, dotata di ambulatorio, reparti specializzati e diversi altri servizi, dal 2010 rientra all’interno del progetto di “riassetto della rete ospedaliera e territoriale” per la “dismissione/riconversione/riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare (…) efficienza ed efficacia” varato dal quarto governo Berlusconi, sulla scia dei diffusi tagli “riorganizzativi” del servizio pubblico: a Torre del Greco, in particolare, l’enorme complesso del Maresca, nel riassetto sanitario, diventa periferia del più piccolo complesso di Boscotrecase, nell’attesa di un ulteriore trasferimento di reparti presso il nascituro Ospedale del Mare di Ponticelli.
Attesa che ancora continua, con i lavori bloccati a seguito di un’inchiesta che proprio nell’ottobre 2010 aveva portato alla luce una difformità dal progetto originale, inserita allo scopo di far lievitare i costi (e i profitti per i vincitori dell’appalto). Poi, in un documento emesso dal Ministero della Salute nel settembre 2013, che, coerentemente agli obiettivi del decreto 49, è previsto che la Cardiologia, il punto nascita e il connesso reparto di Neonatologia siano spostati dal Maresca a Boscotrecase “nelle more del completamento della nuova azienda ospedaliera ‘Ospedale del Mare’”, che alla fine del progetto dovrebbe incorporare tutti i percorsi emergenziali delle strutture circostanti, privando di fatto le periferie proprio di quelle risorse a cui si dovrebbe poter accedere più velocemente. Contro queste decisioni politiche, da circa tre anni, a lottare per il diritto alla saluta dei cittadini dell’area torrese, c’è il comitato Pro Maresca. Da oggi, al suo fianco, c’è anche “Smerdatorre”.