Risolto il problema dei cittadini di Cappella Bianchini. Dopo che nei giorni scorsi avevamo evidenziato la protesta di alcuni abitanti della zona alta di Torre del Greco, che lamentavano la presenza di rottami d’auto abbandonati che mettevano in pericolo l’incolumità di adulti e bambini, è arrivata la risposta da parte del Comune. Infatti, nel primo pomeriggio di ieri, i vigili urbani, guidati dal comandante Visone, si sono presentati sul luogo evidenziato dai dimostranti e, dopo aver fatto sgomberare l’area occupata dalle auto in sosta, con l’aiuto di un carratrezzi, hanno provveduto a rimuovere la carcassa di un automobile (priva di copertura assicurativa) che aveva trasformato un alveo comunale in uno scasso a cielo aperto.

Cappella-Bianchini-Rottami-d_auto

Nella protesta degli abitanti di Cappella Bianchini si evidenziava come quella che un tempo era il terminale di un regio lagno sostavano, insieme ad altre macchine, rottami d’auto abbandonati (senza copertura assicurativa), che potevano risultare oggetti pericolosi se a transitare vicino ci fossero stati dei bambini. “Un alveo comunale è stato trasformato in parcheggio per auto”, spiegava uno degli abitanti della zona che ha partecipato alla protesta. “C’è gente sprovveduta che ha scambiato questo pezzetto di strada in uno scasso a cielo aperto”, rincarava la dose un altro cittadino della zona. “Io ho due bambini piccoli – continuava – che spessissimo passano vicino alla carcassa di un auto abbandonata. Ora mi chiedo io – è la domanda che poneva il genitore -: visto che la stradina in questione è di competenza comunale, con chi dovrei prendermela se ai miei figli, come a qualsiasi altro bambino, dovesse capitare qualcosa?”

Altri abitanti sottolineavano anche che, l’area in questione nasce come sfogo fluviale di un regio lagno e che, quindi: “ Non dovrebbe essere consentito alle auto di sostare lì, visto che quando piove il pericolo e la probabilità che le autovetture vengano trascinate dalla corrente d’acqua, causando ulteriori danni, è molto alta”. Gli stessi dimostranti, dopo l’intervento del caschi bianchi, hanno sottolineato come “in questi casi ci sentiamo difesi da chi amministra la nostra città”.