Iniziamo dal nome: il termine tecnico è panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, ma da tutti è conosciuta come cellulite. Si tratta di un problema che riguarda quasi esclusivamente il sesso femminile, iniziando a manifestarsi fin dalla pubertà. Le cause sono diverse: fattori genetici (ereditarietà), modificazioni ormonali, gravidanza, alterata circolazione venosa, assunzione di alcuni farmaci, alimentazione sbagliata, sedentarietà e fumo di sigaretta sono quelle principali. Esse determinano aumento di volume delle cellule adipose, ritenzione idrica e ispessimento fibrotico del tessuto di sostegno delle cellule. Tutte queste modificazioni provocano il famoso e temuto aspetto “a buccia d’arancia”.
La cellulite può essere classificata in 3 stadi, sulla PARLANDO DI CELLULITE… base della gravità delle alterazioni e del conseguente aspetto clinico: 1° stadio, della cellulite edematosa (prevalente ristagno di liquidi); 2° stadio, della cellulite fibrosa (ristagno di liquidi e ispessimento del tessuto); 3° stadio, della cellulite sclerotica (formazione di noduli, aspetto “a materasso”). Nel prossimo numero parleremo di come intervenire in modo mirato su ciascuno di questi stadi.
Dott.ssa Luigia Panariello
Medico-Chirurgo Specialista in Dermatologia
luigia.panariello@gmail.com
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 19 marzo 2014