Capita spesso, camminando per le strade della nostra cittร , di incontrare animali randagi di chiara provenienza domestica, abbandonati senza scrupolo dai loro padroni, stanchi, evidentemente, di far fronte agli oneri (non solo economici) connessi alla detenzione e alla cura degli โamici a quattro zampeโ. Torre del Greco, del resto, si presenta, in relazione a tale problematica, in linea con quella che รจ una prassi diffusa un poโ in tutta Italia, in quanto lโabbandono degli animali non conosce eccezioni di carattere geografico.
Molto spesso, allora, capita di ascoltare, soprattutto in televisione, coloro che, per arginare il problema degli animali abbandonati, invocano sanzioni piรน severe per le persone che si rendono protagoniste di taleย
Appare evidente, allora, che il nostro legislatore si รจ giร preoccupato di qualificare in termini di reato la condotta di chi abbandoni cani, gatti o un qualunque altro animale domestico; tuttavia, lโidea che la norma penale debba intervenire in tutti i casi in cui non si riesce a contenere il dilagare di determinate condotte si rivela spesso fallace e, in concreto, non si traduce necessariamente nei risultati agognati. In che cosa consiste, infatti, l’efficacia deterrente della norma appena ricordata?
Alessandro e Giovanni Gentile
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 2 aprile 2014