La Raia accusa, Borriello replica duramente e il M5S non da indicazioni di voto
Chi compra chi: la candidata del centrosinistra Loredana Raia lancia l’accusa di compravendita dei voti alle comunali di domenica scorsa e Ciro Borriello (centrodestra), il più votato a sindaco nell’ultima consultazione elettorale, s’arrabbia. La pratica del voto di scambio e della compravendita dei voti è vecchia quanto la politica. Più si va verso una disaffezione del sistema politico, con la perdita degli ideali, e più il pericolo di un mercato delle preferenze s’acuisce. Si mormora che nell’ultima campagna elettorale c’è chi lo ha fatto in modo sfacciato e chi, invece, ha usato metodi più sofisticati e moderni, compreso il ricatto di far perdere il posto di lavoro, ma il mercato della compravendita dei voti è più fiorente che mai. Proprio su questo tema entra a gamba tesa Loredana Raia, arrivata seconda, alle spalle di Ciro Borriello, domenica 25 maggio alla corsa per la fascia tricolore del comune di Torre del Greco.
“Non sporcate la dignità dei cittadini torresi. I voti non si comprano”, è l’allarme lanciato da Loredana Raia,
A questo, il candidato del centrodestra per la poltrona di sindaco, Ciro Borriello, replica duramente: “Il centrosinistra fa solo ‘al lupo al lupo’ ma intanto ci mette una settimana a presentare una denuncia su episodi che sarebbero avvenuti domenica scorsa”. “Anche io – continua Borriello – ho intercettato strane voci domenica scorsa su presunte irregolarità nelle procedure di votazione e ho immediatamente attivato i miei collaboratori affinché venissero chieste informazioni ai rappresentanti cittadini delle forze dell’ordine. Ebbene, l’unica segnalazione che mi è giunta dalla polizia è stata quella relativa a due persone denunciate per avere fotografato con i telefonini la scheda elettorale. Pare, e in questo caso faccio come la candidata del centrosinistra facendo mie alcune voci, che la persona votata fosse sempre la stessa e guarda caso non appartenesse alla mia coalizione”. Infine, “condividiamo la necessità di un voto pulito alle elezioni, ma è sbagliato affidarsi alla ‘raccolta di voci’ per ‘annunciare denunce’”.
Nel contempo, il Movimento 5 Stelle smentisce la notizia che è circolata su alcuni organi d’informazione riguardo un suo schieramento al prossimo ballottaggio dell’8 giugno. “Il M5S di Torre del Greco non darà nessuna indicazione di voto – specifica il parlamentare grillino Luigi Gallo – e non si schiera con nessuno dei due candidati sindaco in ballottaggio rifiutando categoricamente la logica del meno peggio”. E per finire: “Il Movimento 5 Stelle di Torre del Greco non darà alcuna indicazione ai propri sostenitori ed attivisti perché noi non siamo i padroni del voto di nessuno”.