Si incontrano per strada, cominciano a parlare. Non sono estranei, appartengono alla stessa famiglia. Ad un certo punto i toni si scaldano, le parole diventano sempre più infuocate. L’ira non accenna a placarsi e allora dalle parole, da quelle parole pronunciate coi toni alti e aspri, si passa senza esitare alle mani. Futili motivi familiari fanno da oggetto alla discussione e subito volano calci, pugni e schiaffi: in pochissimi istanti sfocia in rissa.

Protagonisti della vicenda sono tre persone, tutte già note alle forze dell’ordine, ed un giovanissimo diciassettenne incensurato. Teatro della vicenda è la strada. Quella stessa strada cittadina dove proprio zuffa-rissa-tra-donne

mentre i quattro balordi se le suonano a vicenda passano i carabinieri. I militari, notando la rissa, si fermano. Vogliono subito sedare l’ira che si era sfociata tra i quattro. Naturalmente tentano subito di dividere i litiganti. Uno di questi, durante l’intervento dei carabinieri, oppone perfino resistenza all’arresto, venendo comunque bloccato dopo breve colluttazione. I loro nomi vengono subito resi noti grazie all’identificazione effettuata dai militari dell’Arma. I quattro sono feriti lievemente tanto da rendersi necessario l’intervento medico: per ciascuno di loro lesioni guaribili dai 2 ai 4 giorni. Il minore di 17 anni è stato affidato ai genitori. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati nelle loro abitazioni agli arresti domiciliari. Adesso i tre sono in attesa di rito direttissimo.