Manifesto dell’opposizione contro Ascione. Dopo la candidatura di Alfonso Ascione nelle fila di Forza Italia per le votazioni di ottobre che andranno a formare il parlamentino del nuovo organo amministrativo della Città
“La città deve sapere”, è il titolo scelto per il manifesto, che continua così:
”2007: Alfonso Ascione candidato sindaco del centrosinistra. Vince Ciro Borriello e Ascione, senza pudore, entra con un suo “uomo” (Vittorio Guarino) nella giunta Borriello”.
“2014 – ancora -: da candidato sindaco del centrosinistra alle “sue” primarie per le Comunali 2014 a candidato di Ciro Borriello e della lista Forza Italia per la Città metropolitana”.
“Finalmente – seguita il testo – i torresi hanno la prova che le scelte di posizionamento di Ascione non meritano di essere valutate in chiave politica”.
Poi, arriva il tempo della domanda retorica: “Dov’è la dignità politica in questo passaggio da una sponda all’altra? Certo un dato positivo c’è – è la risposta che ne segue -, si scioglie un equivoco: siamo davanti ad un professionista della politica, uno cioè che vive di politica e della politica”.
“Tutto ciò – è la conclusione del manifesto – è lontano dall’idea di chi della politica ne fa la propria vocazione vivendo per essa e non di essa. I professionisti della politica la smettano d’ingannare la città”. C’è da giurarci che Alfonso Ascione non si starà fermo a digerire queste parole, ma troverà, a sua volta, il modo di attaccare il Pd.