Brucia il Parco del Vesuvio, si pensa alla mano di un piromane. Un incendio di vaste proporzioni ha seminato il panico nella zona di Cappella Bianchini, all’interno delle aree protette del parco nazionale del Vesuvio. L’allarme è scattato intorno alle 20 di mercoledì sera, sul posto sono immediatamente arrivate diverse squadre di terra dell’Antincendio boschivo regionale, della protezione civile e dei vigili del fuoco.
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Le squadre di Vigili del Fuoco hanno così proceduto a spegnere gli ultimi focolai per avviare nel contempo dove possibile anche le prime attività di bonifica, attività che verranno ultimate nelle prossime giornate, quando tecnici e operai faranno anche la conta definitiva dei danni arrecati a questa fetta di territorio. Dai primi accertamenti, comunque, l’incendio sembra abbia avuto una matrice dolosa, fortunatamente, però, il fuoco non ha lambito le abitazioni.
Solo a luglio scorso c’è stato un altro incendio doloso che ha distrutto la biglietteria del Parco Nazionale del Vesuvio. Mentre un anno fa sempre la stessa zona di Torre del Greco fu colpita da un altro tremendo incendio. Nel settembre 2013 ci fu un incendio di vaste proporzioni che si sviluppò nella zona di via Scappi a Torre del Greco, all’interno delle aree protette del parco nazionale del Vesuvio. Una ampia coltre di fumo si levò, visibile anche da diversi chilometri di distanza. Il fumo interessò anche la zona dell’autostrada, tenuto conto che a poca distanza c’è il casello della A3 Napoli-Salerno. Sul posto operarono diverse squadre di terra dell’Antincendio boschivo regionale, dei vigili del fuoco e della protezione civile e un elicottero dell’Aib campana. Anche allora, le procedure di spegnimento furono rese difficoltose dal vento.
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