La sicurezza è ko mentre i soldi spesi per un sistema non funzionante sono ormai troppi.
Gli ultimi casi di cronaca, sommati ai quelli che si sono verificati e susseguiti negli ultimi anni sul territorio di Torre del Greco, hanno dimostrato un unico dato: la città non è adeguatamente al sicuro. L’aspetto sicurezza fa acqua da tutte le parti. Cittadini, commercianti, mamme ed anziani reclamano una sola cosa: la videosorveglianza. Di certo le telecamere di controllo non possono evitare che accadano certi episodi. Ma d i sicuro potrebbero rappresentare un forte deterrente per balordi, malviventi e criminali che, sentendosi nel mirino, ci penserebbero bene due volte prima di mettere a segno un disegno criminoso o un raid a danno di
Ma, si punta il dito, innanzitutto, contro il non funzionamento della videosorveglianza territoriale, che permetterebbe di seguire i movimenti dei malviventi. La Torre da anni denuncia, sollecitando le varie istituzioni, verbalmente e con la pubblicazione di vari articoli, le migliaia di euro spesi per fare un impianto di videosorveglianza che non funziona correttamente. Un impianto che a pieno regime avrebbe aiutato le forze dell’ordine a sorvegliare meglio il territorio. Ma la cosa che oramai sta diventando grave è che le forze dell’ordine e la Procura non aprano un’inchiesta sul come mai questa videosorveglianza non funzioni. Come abbiamo scritto più volte le istituzioni spesso sono sorde alle denunce dei cittadini su questa e tante altre problematiche. Occorrerebbe un maggior coordinamento tra le forze dell’ordine e organi competenti. Per adesso a subire sono i cittadini onesti. Ma questa non è una novità. Forse i cittadini torresi ci hanno fatto l’abitudine.
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 12 novembre 2014