Crac Deiulemar. Il giudice Del Sorbo del Tribunale di Torre Annunziata ha sciolto la riserva. Ha confermato la giurisdizione italiana e ha anche confermato che il processo e relativo sequestro giudiziario dei beni Deiulemar (del valore di circa 500 milioni di euro) รจ di competenza dei giudici di Torre Annunziata e non del Tribunale delle Imprese di Napoli, ma, al contempo, ha revocato il sequestro conservativo: riferito ai terzi
La vicenda della Deiulemar Societร di fatto, si riferisce al sequestro dei beni mobili, immobili, crediti, quote, partecipazioni, fino alla concorrenza della somma di 500 milioni di euro appartenente alle tre famiglie di armatori torresi. La storia di questi beni da sequestrare va avanti da parecchio ormai. Tutto era nato dalla richiesta di restituzione di fondi esteri avanzata da alcuni indagati. Ovvero, la restituzione dei fondi esteri contenuti in un conto corrente gestito da una banca francese. Di qui la richiesta a unโagenzia con base a Milano e la segnalazione dellโistituto di credito ai magistrati che ha spinto i giudici ad emettere il maxi provvedimento di sequestro conservativo per evitare che gli indagati potessero usufruire dei fondi esteri. Ma prima ancora, e siamo a marzo, il tribunale di Torre Annunziata decise di revocare i sequestri effettuati, dichiarandosi incompetente e dirottando la decisione al Tribunale delle Imprese. Poi il ricorso della curatela fallimentare della societร di fatto e la decisione del giudice DโAmbrosio, ad aprile, di sequestrare le imprese riconducibili alle famiglie degli armatori. Seguito, poi, dalla decisione del tribunale delle imprese di pronunciarsi contro il sequestro dei beni. Di qui la decisione di fare ricorso da parte dei legali dei tanti obbligazionisti che hanno investito nella societร armatoriale torrese la bellezza di poco piรน di 700 milioni di euro. Sempre per lโuniverso Deiulemar, il parlamentare 5 Stelle, Luigi Gallo, fa sapere tramite il suo profilo Facebook di aver scritto alla commissione Finanze e Tesoro del Senato per segnalare la questione che interessa migliaia di cittadini. Infatti, scrive: โDa portavoci dei cittadini abbiamo scritto al presidente e ai membri della commissione Finanze e Tesoro semplicemente per chiedere di ascoltare i cittadini torresi che hanno presentato una petizione al Senato. Ora โ conclude – 13000 risparmiatori se vogliono supportare la nostra azione scrivano una lettera alla Commissione Finanze del Senatoโ.