Crac Deiulemar, cambiato il percorso della manifestazione degli obbligazionisti del 27 gennaio. Infatti, l’ultimo avviso diramato dal gruppo degli obbligazionisti “Legalità e Trasparenza” recitava che “alle ore 15.30
Uno degli ultimi cortei promosso dal popolo degli obbligazionisti, svolto a novembre scorso, aveva creato un mare di polemiche. Infatti, il tutto era nato fuori dalle aule di tribunale dove sono stati sempre presenti un folto numero di obbligazionisti. E proprio in uno di questi appuntamenti, tra le varie cose, gli investitori avevano rilanciato l’idea di uno sciopero: un grande sciopero in città in cui sono stati chiamati a partecipare professionisti, esercenti e comuni cittadini, tutti coinvolti, direttamente o indirettamente, dal fallimento della società armatrice corallina.
“Organizziamoci per uno sciopero generale torrese – diceva un obbligazionista di nome Pietro -, coinvolgendo scuole, comitato ospedale Maresca, utenti Gori partite pregresse, comitati di quartiere, truffati Deiulemar”
“La manifestazione – chiosava invece un altro investitore Deiulemar – deve servire a far rinascere Torre del Greco moralmente e materialmente in tutti i settori”. La manifestazione si era svolta toccando vari punti della città e facendo sentire forte il grido di disperazione di migliaia di persone che sono state vittime di un fallimento che ha volatilizzato circa 800 milioni di euro.
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