L’assessore con delega alla Pubblica istruzione, Romina Stilo, ha incontrato una delegazione di mamme e papà degli alunni di Villa Capano e Parco Merola. I genitori sono stati accompagnati dalla dirigente scolastica della D’Assisi-Don Bosco, Grazia Paolella, istituto comprensivo nel quale rientrano le platee
scolastiche di Villa Capano e Parco Merola. Sul tavolo le proposte dell’amministrazione, che con una recente delibera ha confermato l’intenzione di procedere alla chiusura delle due strutture, frequentate complessivamente da circa 170 studenti, con un risparmi annuo per le casse del Comune di oltre 50mila euro l’anno. Una chiusura a cui seguirà, come annunciato in precedenza della giunta e dall’assessore Stilo, la riattivazione di cinque aule nella scuola “Don Bosco”. I genitori si sono detti contrari alla proposta. Una pro posta che ancora una volta ha trovato il parere contrario dei rappresentanti dei genitori presenti: “Abbiamo spiegato – afferma l’assessore alla Pubblica istruzione – che si potrebbe prevedere anche l’allocazione nei locali dell’istituto di via Venezia della Presidenza e di altri uffici scolastici oggi presenti alla “D’Assisi”, così da trasferire a viale Campania le classi di Villa Ca pano e Parco Merola. Inoltre, al plesso Conte del comprensivo Scauda-Falcone sono già state individuate tre aule che, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, saranno destinate a scuola dell’infanzia”. La dirigente scolastica Paolella ha messo sul piatto altre due proposte: “si potrebbero trasferire gli alunni ospitati nei due plessi che si vogliono dismettere, nella sede comunale di Palazzo La Salle, con la possibilità di individuare un ingresso diverso rispetto a quello riservato ai dipendenti in servizio. In alternativa, si potrebbe pensare di tenere acceso uno solo dei due fitti passivi, più precisamente quello di Parco Merola, con un primo risparmio per l’ente che si libererebbe di parte della spesa finora sostenuta”. Due proposte che al momento non sembrano trovare d’accordo l’amministrazione, come sottolinea l’assessore Stilo: “Il trasferimento a La Salle appare impraticabile visto l’inevitabile commistione tra studenti della scuola dell’infanzia e dipendenti comunali. Tenere invece attivo il fitto passivo di una soltanto delle due strutture significherebbe non rispondere a dovere alle esigenze dettate dalla spending review, ma soprattutto va contro le leggi, visto che l’immobile di Parco Merola a tutti gli effetti una civile abitazione e non è certo adeguato ad ospitare una struttura scolastica”.