Chiudono 126 negozi a Torre del Greco, Gallo (M5S) attacca l’amministrazione Borriello. Crisi del settore commerciale, in un anno a Torre del Greco più di cento attività hanno abbassato le serrande: a sventolare questi numeri ci ha pensato il presidente dell’Ascom torrese, Giulio Esposito. Il quale non lascia buone
speranze per l’anno in corso. Al pessimismo del presidente Ascom gli fa eco il deputato torrese dei 5 Stelle Luigi Gallo che addossa le responsabilità alla classe politica locale e regionale. “Siamo al teatro dell’assurdo, quest’amministrazione incapace utilizza fondi europei stanziati per far crescere l’occupazione in città e nel Sud Italia e riesce a concertare con Stefano Caldoro e la Regione Campania un programma di lavoro che anziché rilanciare il Mezzogiorno produce solo la chiusura di 126 attività commerciali. Se a Torre del Greco si fosse abbattuto un cataclisma avrebbe provocato meno danni”.E’ questo l’attacco lanciato dal deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo al sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello, dopo la denuncia del presidente dell’Ascom di Torre del Greco, Giulio Esposito, che ha affermato che il commercio cittadino “è ulteriormente in difficoltà rispetto al 2014”, nonostante lo scorso anno si siano registrate 126 cessazioni di attività (18 chiusure nel settore dell’artigianato e 11 in quello della somministrazione di cibi e bevande). “Caldoro e Borriello – prosegue Gallo – non sono stati capaci di pensare a nient’altro che al rifacimento di strade e piazze, efficaci solo a paralizzare l’intera città, che non rappresentano un volano per la nostra economia. Conosco bene il viziato processo di progettazione Più Europa, avendo partecipato al Forum da cittadino, ed i progetti più validi ed innovativi, ad esempio quelli per il Trasporto Ecocompatibile e per la cittadina della Green Economy, sono stati gettati nel cestino per riesumare progetti vecchi di 40 anni, evidentemente inefficaci”.