Il padre del quindicenne che ha ucciso, sabato sera scorso, il giovane Pietro Spineto si era reso irreperibile dopo la tragedia. L’uomo, però, ieri si è presentato alla Polizia ed ha dato indicazioni precise del luogo in cui era nascosta l’arma del delitto.
Le indagini hanno messo in luce l’esistenza di rapporti tra il padre del minore e il clan di camorra Falanga. L’uomo, 48enne, poche ore dopo il ritrovamento dell’arma è stato arresto con l’accusa di reato di detenzione e porto illegale di arma clandestina ed è stato trasferito al carcere di Poggioreale.
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