“Siamo alle battute finali del processo che vede coinvolti alcuni attivisti del comitato Pro Maresca che difende l’ospedale e più in generale la sanità pubblica come diritto alla salute. Eppure dal 2010 siamo ancora in alto mare per quanto riguarda una riorganizzazione della sanità : in Regione saranno pure cambiati i musicisti ma la musica sembra essere sempre la stessa”.
“Il comitato è ben determinato a continuare la propria battaglia e a vigilare ma spero che sempre più cittadini prendano a cuore in modo attivo la problematica. Nella sanità – precisa D’Elia – è ancora tutto commissariato e misure legislative come il decreto regionale 49 sembrerebbero dettare ancora le linee guida, un decreto andrebbe rivisitato in virtù del regolamento sugli standard ospedalieri del 2012 previsto dalla Spending Review di Monti. L’ospedale Maresca, infatti, rientrerebbe tra i presidi di I livello, quelli con un bacino d’utenza tra i 150mila e i 300mila abitanti che dovrebbero essere sede di DEA di I° livello. E cioè, diversamente da come accade oggi, il Maresca dovrebbe essere dotato di un notevole numero di specialità con servizio medico di guardia attiva, servizi di radiologia con Tac ed ecografia, laboratorio e servizio immunotrasfusionale h24”.