In un paese civile la politica, di maggioranza e di opposizione, si fa nelle sedi istituzionali, a Torre no. La politica, o qualcosa di simile, si fa su Facebook o, al massimo, sui manifesti. Dopo il clamoroso autogol del manifesto ““Lavoro ai torresi e non ai casalesi” usato dallo staff di Loredana Raia nei giorni del ballottaggio
Titolo e sottotitolo. “Ciro Borriello – scrivono sul manifesto -, appoggiato dal “carrozzone” della sua maggioranza mantenuta – affannosamente – con prebende, incarichi, promesse e contentini continui, amministra la città con sciattezza, superficialità, approssimazione ed incapacità”. Non contenti aggiungono: “Il “Prestigiatore” Borriello, l’uomo della “Carta vince, Carta perde”, si sveglia una mattina ed impone il senso unico, gettando nello scompiglio e nel caos la popolazione e la circolazione stradale per ore; si sveglia – continua il manifesto – un’altra mattina ed elimina “sperimentalmente”, su certe altre strade, il doppio senso di marcia ingenerando gravi ricadute sulle attività commerciali dei cittadini – totalmente – ignorati nei loro disagi; si sveglia – ancora – un’altra mattina ancora e decreta le “strisce blue” dove più gli pare, lasciando OVVIAMENTE libere da “gabelle” le zone, le strade e i vicoli del “suo” quartiere; Si alza – poi – un giorno e – da buon prestigiatore quale è – per nascondere l’evidente assenza di posti auto, dovuta ai lavori di restyling del centro, nonché per nascondere il restringimento – eccessivo – delle stesse strade, fa una magia e dalla sera alla mattina elimina la sosta delle automobili su un lato delle due carreggiate per dare l’illusione che tutto sia regolare; si alza un altro giorno – segue – e dal cilindro – il Tuttologo Borriello – caccia il “Borgo del Corallo” senza “se” e senza “ma”; si alza un altro giorno – per ultimo -, ancora, e fa a “ferro e fuoco” la città, pretendendo incontri in Regione, convocando Sindaci e Commissari dell’Asl Na 3Sud sul problema “Ospedale Maresca” solo e soltanto per scaricare colpe a destra e a manca, finalizzate a coprire i suoi amici – ex amministratori regionali, all’epoca dei fatti – unici e veri colpevoli dello stato di fatto del Maresca, e a scagionare il suo incapace ed infruttuoso operato sulla questione”. Poi, il tocco finale: “Il Podestà Ciro Borriello – complice la sua maggioranza – spende e spande a più non posso, con variazioni di bilancio continue, per mettere a tacere i “malpancisti” lamentosi e trasformando, così, TORRE DEL GRECO in una TORRE DI BABELE!!! CITTADINI DI TORRE DEL GRECO “SCETATEVE A CHISTU SUONNO!!!”.
Alfonso Ancona