Lo scorso venerdi 27 maggio, presso la sede dell’Associazione Arcobaleno di Torre del Greco, si è tenuta la conferenza di Adriano Mazzarella, Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Napoli Federico II , Responsabile dell’Osservatorio Meteorologico dell’Università di Napoli Federico II.
Egli, infatti, è fermamente convinto che esista una grande confusione fra il local warming e il global warming, in quanto l’uomo è responsabile solo del primo, ossia del riscaldamento delle aree metropolitane che assorbono energia solare e la riemettono con una emissività pari a quella del cemento. Viceversa il clima, nel corso dell’evoluzione del pianeta , è sempre cambiato fondamentalmente per cause naturali, a cui si sommano in parte minima le cause antropiche.
Si tratta di affermazioni decisamente in disaccordo su ciò che la stragrande maggioranza dei media divulga, cioè che le emissioni di anidride carbonica sono responsabili dell’ inesorabile aumento della temperatura media globale , con conseguenze gravissime per l’ambiente ( scioglimento dei ghiacciai ed inondazioni delle città costiere). Mazzarella invece, come sostiene anche l’americano Patrick Moore, è persuaso che non ci sono prove scientifiche che le emissioni umane di diossido di carbonio siano la causa principale del surriscaldamento dell’atmosfera terrestre negli ultimi 100 anni, ma si tratterebbe solo di ipotesi e congetture, su cui si sono erroneamente costruite politiche industriali ed ecologiche.
Diversa la questione delle “isole di calore urbane”, in cui in pratica è la cementificazione e l’urbanizzazione serrata a far aumentare la temperatura di alcune città. Questo tipo di problematica è , invece, interamente antropica e sono in fase di studio strategie atte a limitare questo fenomeno, portando giovamento alla qualità dell’ambiente e alla salute umana. Tra queste : coperture vegetali, ventilazione, materiali con cui si costruiscono gli “involucri edilizi”, opportune strategie per l’isolamento termico degli edifici, per favorire il comfort interno ed il risparmio energetico.
Il dott. Mazzarella ha concluso poi la sua esposizione con brevi richiami alla storia dell’Osservatorio Meteorologico dell’Università Federico II, annesso al Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, con sede a Napoli, in Largo S. Marcellino. Esso fu istituito con decreto dittatoriale di Giuseppe Garibaldi, il 29 ottobre 1860, su richiesta del Prof. Luigi Palmieri, titolare della prima cattedra di Meteorologia nell’Italia unita. L’Osservatorio Meteorologico di S. Marcellino rappresenta la massima istituzione per quanto riguarda la conoscenza delle vicende meteorologiche della città di Napoli, ma ultimamente è da considerarsi un Supersito” , unico in Italia, in grado di fornire sia dati meteo sia accurate informazioni e previsioni della qualità dell’aria.
Marika Galloro