In particolare, gli agenti della polizia di via Marconi sono stati tutto il giorno al lavoro alla ricerca di indizi tesi a far emergere una chiara versione di quanto accaduto. Al momento dello scoppio, presso la struttura posta in zona Leopardi, erano presenti circa tremila mezzi, tra automobili e motocicli, tutti risultati danneggiati. Naturalmente la procura oplontina, che lavora al caso, ha aperto un’inchiesta sull’incendio e da quindi messo sotto sequestro l’intero deposito. Al momento non si esclude nessuna pista: gli inquirenti stanno infatti seguendo sia quella dolosa che quella colposa.
Intanto, in viale Europa ha fatto un intervento anche l’Arpac allo scopo di valutare eventuali danni all’ambiente nei territori circostanti.
Anche la politica sta facendo la sua parte: i membri del Movimento 5 Stelle in Regione Campania, memori anche di un caso analogo verificatosi la scorsa estate nel comune di Giugliano, hanno dichiarato di essere pronti a presentare una mozione in consiglio regionale per spingere la giunta ad attivarsi nel reperire aree libere e pronte da essere utilizzate a depositerie giudiziarie. Per i grillini, infine, non va esclusa la strada che porta dritti dritti alla mano della criminalità organizzata che potrebbe avere qualche sorta di interesse nel settore.
