“L’audizione di oggi, in vista dello sciopero Poste di domani 4 novembre, è servita ad evidenziare, in maniera dettagliata, l’importanza sociale di questa azienda sull’intero territorio e la necessità imprescindibile per la quale deve rimanere a maggioranza pubblica. Questa ennesima privatizzazione avrebbe il solo fine di fare cassa, incidendo in maniera insignificante sul debito pubblico, tra l’altro è da sottolineare che parliamo di un’azienda i cui bilanci sono positivi e, a maggior ragione, l’intera operazione di dismissione e privatizzazione metterebbe a rischio la tenuta occupazionale dell’azienda in Campania. Negli ultimi tempi già si sono avuti notevoli disagi dovuti alla chiusura di alcuni Uffici Postali nelle zone più disagiate e al recapito della corrispondenza a giorni alterni che ha già compromesso la qualità del servizio offerto, nonché la garanzia del servizio universale. Questa vertenza, inoltre, ha un significato particolare nella nostra regione per il rapporto che Poste ha con le istituzioni e i diversi comuni. La priorità per questa regione deve essere la tutela del lavoro. È inaccettabile la continua perdita di occupazione ed il proliferare della tante crisi che investono i nostri settori produttivi. Per questi motivi garantirò la mia presenza allo sciopero di domani ed estenderò alla vertenza Poste il già richiesto consiglio tematico sulle vertenze del lavoro in Campania”.
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