I lettori, infatti, saranno al corrente della protesta del personale di cancelleria dei tribunali italiani contro la procedura di mobilità che ha determinato il trasferimento, dalle Province e dalla Croce Rossa, di autisti e barellieri presso vari uffici giudiziari, dislocati sul territorio nazionale. La procedura che ha determinato la sollevazione del personale amministrativo dei tribunali rivela, in maniera abbastanza inequivocabile, con quanta superficialità venga considerata, spesso, la giustizia.
E’ bene, invece, non dimenticare che celebrare processi richiede un’attività estremamente complessa, che solo personale qualificato, sia tra i magistrati che tra i cancellieri, possono svolgere in maniera adeguata, garantendo, dunque, un servizio ai cittadini.
Si può immaginare, invece, pur col dovuto rispetto nei confronti di coloro che sono stati interessati da detta procedura, quale ‘contributo’ possa fornire al buon funzionamento della macchina giudiziaria chi non solo della stessa non ha alcuna esperienza, ma non è nemmeno in possesso di un titolo di studio tale da garantire la dovuta preparazione rispetto allo svolgimento di mansioni inerenti la giurisdizione.
Alessandro e Giovanni Gentile
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 19 ottobre 2016