Amalgamati e sincronizzati da anni di palcoscenico insieme, gli interpreti della spassosa nuova commedia hanno divertito il pubblico , trascinandolo in un susseguirsi di situazioni grottesche ed esilaranti, animate da figure che rappresentano la caricatura satirica delle debolezze umane, in modo particolare della cupidigia e dell’avidità. Avarissimo il protagonista, Don Pasquale Arpagoni, ma, come l’intreccio della trama svelerà, avari ed ingordi anche molti altri personaggi, che ne inventano di tutti i colori pur di accaparrarsi il tesoro di famiglia degli Arpagoni. La vicenda si dipana tra colpi di scena e affreschi divertenti, che attingono alla tradizione della commedia nostrana, grazie alla bravura non solo dell’autore-regista-protagonista ma anche dei coprotagonisti, Teresa Di Rosa, la saggia governante Filumena, figura cardine della rappresentazione, Susy Di Giacomo ed Enza Ascione, sorelle di Don Pasquale, Pasquale Cataletti, il “tuttofare”Nardiello, Alda Orsino, sedicente moglie del protagonista nella finzione scenica.
Bravi e coinvolgenti anche tutti gli altri attori, comprese le nuove leve, ragazzi giovanissimi ma già animati da serio impegno e passione per il teatro.
Già “passione per il teatro”… La nostra città, Torre del Greco, ne ha da vendere, a giudicare dalle diverse compagnie teatrali che, come quelle di Antonello Aprea, impegnano gran parte del proprio tempo libero, investendo in esso energie e risorse, portando avanti con tanto amore ma anche con grandi sforzi il culto per questa forma d’arte, ormai parte integrante del codice genetico di noi partenopei. Un teatro stabile per la nostra città potrebbe davvero rappresentare un valore aggiunto importante , anche per i tantissimi giovani che si accostano con entusiasmo alla recitazione.
Marika Galloro
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