E ancora: «Però i napoletani non amano sentirselo dire – insiste Bizzozzero – preferiscono sostituire la realtà con le descrizioni di pura fantasia (modello “Un posto al sole”, telenovela pagata da mamma Rai ossia dai soldi lombardi) oppure preferiscono ricordare i tempi di Franceschiello, oppure ti indicano il mare (inquinato) o il Vesuvio (cementificato) o i loro monumenti simbolo dell’antica civiltà.
Come se non sapessimo che anche a Bombay non mancano testimonianze di antica civiltà e che a Roma inventarono gli acquedotti. Ma provate a girare oggi per le baraccopoli di Bombay o per le strade di Roma. E come reagiscono allora i Napoletani davanti alla verità messa brutalmente davanti agli occhi di tutti? Non certo come fa chi vuol cambiare le cose (oggettivamente orribili) ma solo insultando chi ricorda loro come sta realmente la situazione». Repentina la risposta del sindaco di Napoli (come pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno), che annuncia le vie legali contro il sindaco di Cantù. «Nell’immediatezza della notizia del delirante post del sindaco di Cantù – ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – ho convocato nel mio ufficio il capo della nostra Avvocatura municipale per conferire ampio mandato per presentare all’autorità giudiziaria querela per diffamazione. Credevo che le parole di questo personaggio non meritassero una ribalta mediatica, che sta ora montando, ma solo gli atti formali della nostra avvocatura e le aule di un Tribunale per vederlo condannato al più presto .
E’ davvero vergognoso che un eletto del popolo possa permettersi di usare un linguaggio simile nei confronti della nostra città. La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura e alla nostra bellezza. Prima di parlare di Napoli il sindaco di Cantù prenda una brocca d’acqua pubblica bene comune e si sciacqui la bocca».