Gli agenti lo hanno controllato al confine. Dal successivo esito del fotosegnalamento e dalla comparazione sulla banca dati Afis la polizia ha scoperto che Iacomino era stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Palermo nel dicembre 2006 eseguita nel febbraio 2013 a Bogotà (Colombia) su mandato di cattura internazionale emesso dal giudice distrettuale di Palermo. Iacomino, infatti, risultava latitante in Sudamerica dove secondo l’accusa era l’intermediario tra narcotrafficanti sudamericani e le organizzazioni europee. Secondo l’accusa, Iacomino, trattando direttamente il prezzo della cocaina con i boss dei cartelli colombiani e peruviani, era in grado di far arrivare in Sicilia e nel Nord Italia ingenti quantitativi di droga.
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