Daniele sottolinea come, il Ceinge sia “il solo istituto nazionale pubblico a fornire uno specifico tipo di formazione che fa, dei propri ricercatori, professionisti unici nel loro settore: il 50% di essi, conclusa la formazione, viene impiegato all’estero, il 30% resta al Ceinge e il restante 20% opera nel resto d’Italia, di questi solo una minima parte nel Mezzogiorno a causa della mancanza di strutture adeguate e dell’atavica carenza nel Sud di lavoro altamente qualificato come quello che offrono questi studiosi. I fondi – conclude Daniele – sono determinanti, non si può minare una tale eccellenza e sono sicuro che il presidente De Luca farà tutto il possibile per risolvere la questione e non perdere un fiore all’occhiello tutto campano”.
Biotecnologia, “Il Ceinge rischia la chiusura”
Daniele sottolinea come, il Ceinge sia “il solo istituto nazionale pubblico a fornire uno specifico tipo di formazione che fa, dei propri ricercatori, professionisti unici nel loro settore: il 50% di essi, conclusa la formazione, viene impiegato all’estero, il 30% resta al Ceinge e il restante 20% opera nel resto d’Italia, di questi solo una minima parte nel Mezzogiorno a causa della mancanza di strutture adeguate e dell’atavica carenza nel Sud di lavoro altamente qualificato come quello che offrono questi studiosi. I fondi – conclude Daniele – sono determinanti, non si può minare una tale eccellenza e sono sicuro che il presidente De Luca farà tutto il possibile per risolvere la questione e non perdere un fiore all’occhiello tutto campano”.