Il prezioso oggetto è stato esposto in occasione dalla mostra “Pompei e i Greci” nella Palestra Grande, di fronte all’Anfiteatro.
Secondo una prima ricostruzione, i ladri avrebbero fatto irruzione all’interno della struttura intorno alle 20 di ieri sera e l’allarme sarebbe stato lanciato questa mattina.
Nella mostra sono esposti oltre 600 reperti provenienti da Pompei, Stabia, Ercolano, Sorrento, Cuma, Capua, Poseidonia, Metaponto, Torre di Satriano, in un itinerario curato dal direttore generale della soprintendenza di Pompei, Massimo Osanna, e dal professore di Archeologia classica dell’Università degli studi della Campania Vanvitelli, Carlo Rescigno.
L’intera area espositiva in questo momento è chiusa al pubblico per permettere ai Carabinieri di effettuare le indagini e visionare i filmati della videosorveglianza.
Di seguito le dichiarazioni del direttore generale Massimo Osanna:
“La borchia era, come le altre tre, avvitata sul pannello espositivo e coperta da lastra trasparente di protezione pertanto la rimozione del pezzo deve aver richiesto un tempo necessario a evitare i controlli. L’edificio, inoltre, è di giorno presidiato da personale Ales e di notte sottoposto a videosorveglianza, oltre ad essere dotato di sistema di allarme. Oltre al gesto che ferisce il sito di Pompei e il patrimonio culturale italiano, pur trattandosi di un pezzo di valore non inestimabile, mi colpisce anche da un punto di vista personale trattandosi di un’area nella quale avevo condotto direttamente lo scavo”.