I lucani espugnano il “Liguori” per due a zero, ma sulla sconfitta pesano le numerose assenze
La partita casalinga con il Matera, dopo la trasferta vittoriosa di Venafro che aveva permesso ai corallini di conquistare il quinto posto, era il banco di prova per capire questa Turris dove può arrivare: ai Play- Off, come l’ambizioso La Cava sogna neanche tanto celatamente, o puntare a conquistare quanto prima la salvezza e poi pensare a quel qualcosina in più, come va dicendo da tempo il presidente Gaglione. La vittoria dei lucani per due a zero non lascia spazio a dubbi: meglio guardare al quinto posto soltanto a salvezza acquisita. Certo, un peccato non poter giocare una partita fondamentale senza in primis lo squalificato Tortora- arrivato a quota undici gol con la doppietta di Venafro- e senza Sullo- infortunatosi in allenamento- Coppola- punito da La Cava per scarso impegno durante gli allenamenti in settimana- e Stanzione a mezzo servizio. Per fortuna l’assenza di Perna, un infortunio che appare più mentale che fisico, è stata colmata con l’impiego di De Gaetano che sia a Venafro sia con il Matera non è affatto dispiaciuto. La sconfitta con il Matera ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, che la Turris non può fare a meno di Tortora: non solo per gol e sacrificio, ma anche per mancanza di un valido sostituto. Crisantemo, infatti, ha deluso non poco: ad eccezione dell’assist per il gol vittoria di Venafro, l’attaccante corallino appare sempre spaesato, diventando perfino irritante quando sbaglia giocate elementari. Così come irritante appare Qualano, il cui unico gioco sembra essere quello della ricerca sfrenata del dribbling. Se poi con l’esperto Matera una delle migliori difese del campionato concede due gol fotocopia con due svarioni difensivi, allora la sconfitta è inevitabile. Se ci sarà reazione a questa sconfitta, lo si capirà domenica quando i corallini saranno impegnati a Genzano contro uno Sporting che, reduce dalla sconfitta di Nocera, è in piena zona Play- Out alla ricerca di punti per conquistare la salvezza diretta.
Andrea Liguoro