Rifiuti e raccolta
(a) Torre del Greco – Circa un anno fa il comune di Torre del Greco era fiero di annunciare l’inizio della raccolta differenziata. Allora come oggi, vi furono diverse perplessità sulla modalità di raccolta dei rifiuti, sul loro stoccaggio e sulla reazione dei cittadini. E’ doloroso ammetterlo, ma il tanto annunciato progresso della sensibilità dei cittadini e delle istituzioni, a Torre del Greco tarda a verificarsi.
In un primo momento l’amministrazione comunale sembrava più che impegnata in questo progetto, ricorderete tutti la consegna delle buste di colore diverso, le campagne di sensibilizzazione nelle scuole, e le prime "ronde" dei vigili davanti a cassonetti. Verso settembre 2008 abbiamo iniziato ad informarci sui risultati che questo progetto stava conseguendo, e ci è stato dipinto un quadro più che roseo: "più del trenta per cento di rifiuti stoccati, e nei prossimi mesi si prevede di incrementare al 35%". Altra mossa importante è stata la costruzione dell’isola ecologica, (una piattaforma per lo stoccaggio di materiale RAEE, ovvero ingombrante, cioè elettrico ed elettronico), e la relativa encomiastica e sfarzosa "festa" per la sua apertura, che assunse il nome di "domenica del cittadino". A circa un mese dall’apertura dell’isola ecologica ci sono stati riferiti dati come al solito "più che soddisfacenti". Un’immagine perfetta, un’armonia fin troppo sublime, ed infatti, coloro che anche solo per un attimo hanno creduto ad un progresso di tale calibro, hanno dovuto fare i conti con la realtà: durante gli ultimi periodi di gennaio la Provincia di Napoli ha stanziato un bonus ai comuni che riciclano maggiormente, Torre del Greco è rimasta a secco! Con tali dati alla mano, verrebbe spontaneo ritenere che la colpa sia dei cittadini, i quali nonostante l’impegno del comune, avrebbero continuato ad essere menefreghisti".
Ma se così fosse, perché le istituzioni avrebbero ignorato ciò, esponendo con orgoglio dati errati? In mala fede potremmo pensare che l’impegno per il riciclaggio sia stata solo una deteriorante propaganda.
Fabio Cirillo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea La Torre 1905 del 18 febbraio 2009