Le successive collaborazioni di Ruggiero Francesco (già affiliato al clan Birra), Sannino Franco (già affiliato al clan Birra) e Birra Antonio, quest’ultimo già reggente dell’omonimo clan e fratello del fondatore del clan, Birra Giovanni (ora detenuto in regime di 41 bis 0.P.) ed i riscontri alle loro dichiarazioni hanno permesso di acquisire incontrovertibili elementi indiziari anche a carico di QUARANTA Giuliano (attualmente libero vigilato ed affiliato di rilievo del clan “D’Alterio-Pianese”), il quale provvedeva ad indicare ai killer (Viola e Fioto, già condannati) il luogo ove veniva poi commesso l’agguato, occupandosi inoltre del “recupero” di questi ultimi e dell’arma utilizzata per l’omicidio. L’omicidio di VIGNOLA Michele veniva decretato dallo stesso clan “Birra” nell’ambito di una “epurazione” interna, in quanto la vittima designata non era più ritenuta affidabile.
L’odierno arresto rappresenta l’ulteriore sviluppo delle indagini che hanno consentito di fare luce su una pluralità di omicidi tutti ascrivibili alla sanguinosa faida in atto sul territorio di Ercolano già dai primi anni ’90 ed in relazione ai quali, tra il 2014 ed il 2015, sono state eseguite più di 90 misure cautelari emesse dal GIP di Napoli nei confronti dei relativi mandanti ed esecutori dei citati efferati delitti. Destinatario del provvedimento restrittivo eseguito nella giornata odierna: Quaranta Giuliano, nato il 14.3.1960, attualmente libero vigilato.