“Il Governo si è dimostrato incapace nel gestire l’emergenza incendi e indirettamente complice dei terroristi ambientali, perché è rimasto a guardare mentre il Paese stava bruciando”, affermano Gallo e Cozzolino.
“E’ chiara l’incapacità dell’esecutivo e della maggioranza – attaccano gli esponenti pentastellati – quando vediamo il modo in cui i loro sindaci e i loro governatori gestiscono la prevenzione e l’emergenza, mentre molti italiani sono assediati dagli incendi e dai conseguenti fumi irrespirabili, che li costringono a barricarsi in casa. I piani comunali della Protezione civile spesso non sono emanati, il catasto con le aree incendiate, come previsto dalla legge n. 353 del 2000, non è operativo e non è consultabile online in tanti comuni, ed il piano comunale e intercomunale di emergenza, come previsto dalle Legge Regionali non esiste, non si partecipa ai bandi europei per predisporre, applicare e diffondere i piani di Protezione Civile dei Comuni, ed i piani di prevenzione per la messa in sicurezza e il dissesto idrogeologico non ci sono”.
“Ed è grave che l’esecutivo, tramite il sottosegretario Manzione, metta la testa sotto la sabbia come gli struzzi e neghi le pesanti responsabilità delle sue scelte scellerate – concludono – come quelle contenute nella disastrosa riforma Madia, che ha portato lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato, distraendo uomini e mezzi da un settore nevralgico, ed aumentando le responsabilità ed il lavoro dei Vigili del fuoco, già sotto organico e con penuria di mezzi”.