In barba alla volontà del sindaco arrestato che, nell’ultimo consiglio comunale aveva deciso che non era più il caso di andare avanti con questa amministrazione comunale, il giorno dopo le manette, la sua maggioranza, ora guidata dal vicesindaco Romina Stilo (anche se qualche maligno afferma che a muoverne i fili ora c’è la longa manus di Donato Capone) fa quadrato “attorno al sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, e conferma la volontà di andare avanti”. Mentre Romina Stilo e la sua truppa provano ad “andare avanti” fino a conclusione naturale del mandato, nel 2019, l’opposizione cerca di riorganizzarsi per terminare anzitempo la legislatura, ma con scarso successo.
Nel pomeriggio dell’arresto i rappresentanti dell’opposizione Salvatore Romano, Clelia Gorga, Lorenzo Porzio e Michele Polese (Pd), Giovanni Palomba (Ncd), Alfonso Ascione (lista civica Insieme per la città) e Luigi Caldarola, eletto con la civica Borriello sindaco e poi passato all’opposizione; hanno protocollato le loro dimissioni (ma pare che non siano del tutto valide, poiché non firmate in presenza del segretario generale del Comune o di un notaio).
A breve dovrebbe seguirli su questa linea anche Annalaura Guarino, tra oggi e domani, infatti, pure lei si recherà all’Ufficio protocollo del Comune con in mano la lettera di dimissioni.
Domenico Maida, capogruppo Art.1 – Mdp, ha chiesto, invece, un incontro urgente con il Prefetto di Napoli, accompagnato dai consiglieri Scotto e Formisano, per “rappresentare la gravissima situazione in cui si è venuta a trovare Torre del Greco”. Così il consigliere Domenico Maida, capogruppo “Art.1 – MdP” e presidente della 5^ Commissione Consiliare Permanente “Trasparenza”.
“La città necessita della nomina di un Commissario Prefettizio – ha proseguito Maida – non essendo ipotizzabile alcuna attività istituzionale da parte del Sindaco”.
Ma incalzato dalle nostre domande, sulla possibilità di seguire i consiglieri dimissionari, ha replicato: “Stessero tranquilli tutti. Le mie dimissioni sono state, sono e saranno sempre a disposizione se servono a risolvere il problema. Stiamo ovviamente seguendo la strada maestra insieme agli onorevoli Formisano e Scotto che è quella del commissariamento in tempi rapidi della Città non essendo ipotizzabile alcuna attività istituzionale da parte del sindaco che è stato prontamente sospeso dal Prefetto al quale abbiamo chiesto un incontro urgente proprio per rappresentare la gravissima situazione in cui si è venuta a trovare Torre del Greco. Sarebbe curioso – ha concluso – che magari qualche giorno prima di Ferragosto potessero entrare in scena delle surroghe a garanzia della permanenza di quest’Amministrazione”.
Possibilista a delle dimissioni anche Ciro Piccirillo (lista civica La svolta) che afferma che lui c’è se “si raggiunge il numero di 13 consiglieri” – il numero minimo di consiglieri che serve per interrompere l’amministrazione comunale, ndr – “anche se – continua – io sono per la soluzione che la Giunta prenda coscienza da sola che non ci sono più i presupposti per andare avanti, in modo da dare di nuovo la parola agli elettori”.
Nel nostro “sondaggio” giornalistico abbiamo interpellato anche i consiglieri comunali Antonio Trieste (colui che ha spinto – secondo quanto ammesso dallo stesso Borriello – alle dimissioni del sindaco di Torre del Greco) e Ludovico D’Elia (Movimento 5 Stelle), ma hanno preferito far finta di niente e di non rispondere alle nostre domande.