BACI E BUGIE

"E’ già da un mese che per lavoro mi sono trasferita a Milano dopo aver accettato il lavoro che ho sempre desiderato. Nonostante ciò sono convinta che questa città non faccia per me! Ho malinconia delle mie cose e non so per quanto tempo riuscirò a resistere, a volte sono tentata a mollare tutto." (Mily)

Maturare la decisione di trasferirsi per lavoro non è affatto semplice, ed anche quando si è convintissimi, può accadere che, nel momento in cui materialmente ci si trasferisce in un’altra città, si venga assaliti da mille dubbi e incertezze. Tuttavia non è il caso di drammatizzare, perché provare queste sensazioni è naturale. La malinconia dei propri affetti ed in generale della quotidianità che ci caratterizza e ci appartiene serve a palesare ulteriormente l’importanza che rivestono determinate persone nella nostra vita. Pensa anche solo per un momento ad invertire la situazione: come ti saresti sentita se non ti fosse mancato nulla e nessuno? Probabilmente avresti pensato di essere arida di sentimenti e di affetti veri, e avresti iniziato anche tu quel tanto famoso bilancio della propria vita, a cui spesso si ricorre, e che altrettanto spesso è solo un modo per piangersi un po’ addosso per evitare di rimboccarsi le maniche e tentare una svolta. Non essere troppo esigente con te stessa, in fondo da quando ti sei trasferita è passato soltanto un mese, e sinceramente come lasso temporale è ancora un po’ troppo breve per poter già pensare di gettare la spugna e ritornare a casa. Di certo se il tuo senso di incompatibilità ambientale dovesse aumentare e perdurare nulla ti vieterebbe di ritornare nella tua amata città, ma cerca di tener duro per lo meno ancora un po’, magari focalizza la tua attenzione sul lavoro che svolgi e che ti affascina così tanto, e vedrai che le cose andranno sicuramente meglio. Fossi in te inizierei a vivere questa esperienza come un piccolo sogno che si realizza quale inizio di un percorso in ascesa, e non come una costrizione.
Silvia Brasiello