Attraverso la risoluzione, si denuncia che “l’Ospedale del Mare è ancora incompleto – spiega il deputato M5S, Luigi Gallo – e la data di entrata a regime della struttura continua a slittare. Sono stati chiusi 6 centri nascita pubblici nell’area metropolitana di Napoli; sul raggiungimento dei LEA siamo all’anno zero, mentre si continua a smantellare la sanità pubblica.
Nonostante ciò, il Piano ospedaliero della Regione Campania si fonda sulle caratteristiche e sulle funzionalità dell’Ospedale del Mare, indicato come HUB — DEA di II livello anche se non ancora pienamente operativo, e di un polo materno infantile al Loreto Mare che non è neanche in fase di progettazione, mentre si intende smantellare quello già realizzato all’Ospedale del Mare, con grave spreco di denaro pubblico. Ne deriva che il Piano ospedaliero della Campania è totalmente fantasma come le cure e l’assistenza che ne possono ricevere i cittadini”.
“In particolare la salute-materno infantile è molto compromessa proprio a causa dello smantellamento delle strutture pubbliche: in Campania – aggiunge il deputato M5S – c’è un gravissimo ridimensionamento dell’assistenza pediatrica e neonatale dopo la chiusura di fatto di diversi punti nascita, a cominciare da quello dell’ospedale “Maresca” di Torre del Greco, proprio con la previsione di una nuova grande area materno infantile all’Ospedale del Mare, ora invece non più prevista. Pertanto, alla luce di tale riprogrammazione, il fabbisogno materno-infantile sarà soddisfatto da case di cura private convenzionate o classificate”.
Sul tema del polo materno-infantile dell’Ospedale del Mare interviene anche la capogruppo del M5S in Regione Campania, Valeria Ciarambino: “Si mette a grave rischio la salute delle madri e dei bambini di Napoli e provincia, smantellando un polo materno-infantile già attrezzato di tutto punto e pronto per essere aperto, solo per favorire le cliniche private. Senza contare lo spreco di denaro pubblico. Su questa ennesima vergogna del commissario alla sanità De Luca ci stiamo battendo in Regione come in Parlamento: non permetteremo che si facciano favori alla sanità privata sulla pelle delle donne e dei bambini”.
Il M5S chiede infine al governo di accertare, in collaborazione con l’Anac, che non vi siano incompatibilità tra le due cariche ricoperte da Ciro Verdoliva, direttore generale del Cardarelli e Commissario dell’Ospedale del Mare, e di fare chiarezza, sulle eccessive ricorse pubbliche spese negli ultimi dieci anni per vedere nascere il nosocomio di Napoli Est.
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