Dalle indagini è emerso che al bambino è stato negato anche il diritto di andare a scuola e di usare il cellulare. Quando gli agenti si sono recati nell’abitazione dove madre e figlio vivevano in solitudine, non hanno trovato in casa neppure le suppellettili. Le mura, bianche, erano state dipinte dalla donna con disegni ritenuti “inquietanti”. Il ragazzino portato a casa del nonno; alla madre con i servizi sociali, è stato poi prospettata la necessità di avviare un percorso di supporto.