“Ci sono voluti più di 4 anni – sostiene M5S – per poter almeno visionare il contratto del più grande concessionario autostradale italiano e, dopo lunghe insistenze finalmente il Ministero di Delrio l’ha inoltrato alla Commissione lavori pubblici del Senato.
Dopo averlo studiato abbiamo ritenuto necessario fare una segnalazione all’Anac – autorità nazionale anticorruzione – di Raffale Cantone che abbiamo incontrato per segnalare gravi irregolarità.
I profili segnalati riguardano la mancata trasparenza e la supervalutazione dei valori economici che determinano l’entità del pedaggio”. “La tanto decantata trasparenza continua a scontrarsi con alcuni tabù che a nostro avviso non hanno alcuna ragione di esistere e sono del tutto inaccettabili. Le infrastrutture dello Stato date in concessione a privati per mezzo di atti che restano riservati, è il primo fatto che riteniamo in contrasto con leggi vigenti e per questo chiediamo un immediato cambio di rotta” continuano i senatori del Movimento 5 Stelle. “Dall’analisi del contratto abbiamo rilevato che gli automobilisti hanno pagato di più di quello che avrebbero dovuto pagare. Perché questo? – spiegano i parlamentari pentastellati – Il continuo aumento delle tariffe di pedaggio è funzione oltre che dell’adeguamento all’inflazione, degli investimenti che i concessionari effettuano per conto dello Stato. Se l’entità dell’investimento viene sopravvalutato i conti non tornano e i cittadini pagano. Se infatti l’importo dell’opera viene ‘scontato’ di un valore fisso pari al 15% quando i ribassi d’asta relativi al quinquennio precedente la firma del contratto (24 dicembre 2013) sono in media del 25% i conti sono presto fatti. La nostra stima porta ad ad una sopravalutazione pari a 2 miliardi. Il ministero fa un “regalo di natale” e gli automobilisti pagano”.