L’iter – spiega l’Azienda in una nota – aveva preso il via lo scorso luglio a seguito degli abituali controlli che il Servizio Ispettivo Amministrativo dell’ASL, in base a quanto previsto dalle norme, effettua annualmente su un campione casuale del 5% dei dipendenti e dei professionisti convenzionati.
In quell’occasione gli ispettori dell’ASL, avvalendosi della banca dati dell’Agenzia delle Entrate, avevano verificato che i professionisti avevano percepito compensi da strutture sanitarie private, in contrasto con quanto previsto dal contratto di lavoro.