Presenti alla conferenza i deputati campani Edmondo Cirielli, Giovanna Petrenga e  Marcello Taglialatela.
Di un accordo “clandestino” ha parlato Taglialatela “essendo stato stipulato a ridosso delle festività natalizie sperando che nessuno se ne accorgesse. Abbiamo, come fratelli d’Italia, avviato una serie di gazebi informativi con lo scopo di mettere a conoscenza i cittadini su di un accordo fatto sulla testa di tanti giovani italiani disoccupati a cui vengono preferiti gli immigrati, prendendo i soldi per farli lavorare nei siti archeologici addirittura dai fondi cibe destinati allo sviluppo del Mezzogiorno.
Siamo partiti da Pompei, città simbolo dello sviluppo turistico basato sulla promozione dei reperti storici ed archeologici, per proseguire la campagna su diversi comuni dell’intera regione, abbinandovi una raccolta firme per chiedere che questo scempio sia bloccato.
Continueremo a tenere alta l’attenzione sulla vicenda”.
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“Quella innescata da questo protocollo è una vera e propria bomba sociale – ha rincarato la dose l’on. Edmondo Cirielli – un razzismo perpetrato nei confronti degli italiani e di tanti nostri giovani a cui vengono preferiti i migranti.
È una follia immaginare, poi, di finanziare questo tipo di attività con i fondi destinati al Sud ed al suo sviluppo, in regioni dove, tra l’altro, il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 50%”.
“Con questo protocollo – ha concluso l’on. Giovanna Petrenga – si manda in soffitta quanto di buono fatto negli scorsi anni per la promozione dei siti storici e culturali. Si dice in maniera generica che gli immigrati saranno impiegati in progetti sperimentali, ma nessuno sa come il tutto si svilupperà praticamente. La sinistra sta attaccando in maniera seria quello che dovrebbe rappresentare il volano economico dei nostri territori”.