Come resistere? Basterà usare il buon senso e seguire qualche piccola strategia per godersi le festività limitando i danni. Il primo consiglio, che non smetterò mai di dare, è non trasformare un pranzo più abbondante in un’abitudine a trasgredire: dopo Pasqua e Pasquetta si ritorna a regime. Per i più golosi, che non vogliono rinunciare ad una fetta di pastiera napoletana, suggerisco di mangiarla a colazione evitando, invece, i dolci alla fine di un pasto già troppo abbondante e calorico come quello di Pasqua. Facciamo sempre attenzione alle porzioni per soddisfare la voglia di dolce senza appesantirci.
Evitiamo di mangiare nello stesso pasto più carboidrati: se la domenica di Pasqua ci va di mangiare un bel piatto di pasta, ben venga ma evitiamo il pane ed altri rustici tipici. Il Casatiello? Vero simbolo culinario della Pasqua partenopea non può di certo mancare.
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Dottoressa Elisabetta Casciello Biologa Nutrizionista
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