Nel corso di questo primo anno, dopo una fase di studio con l’avvio degli organismi del Parco, il direttore ha disegnato le linee strategiche del proprio progetto culturale in continuità con le buone prassi già messe in campo dalla ex Soprintendenza Pompei e dall’Herculaneum Conservation Project, promosso dal partner privata che opera ad Ercolano dal 2001 con fondi del Packard Humanties Institute. Gli indirizzi di azione si sono svolti lungo due piani temporali e di impegno di risorse rispettivamente di breve e di medio periodo.
Nel medio periodo è stata messa a punto una pianificazione di interventi di conservazione, studio e ricerca volti a sostituire ad una logica di reazione ai problemi una di programmazione degli interventi con cicli di manutenzione ordinaria alternati a manutenzioni straordinarie e a progetti di restauro approfonditi di singole domus e monumenti della città antica. Nel breve periodo sono stati realizzati cantieri di restauro urgenti e avviate progettazioni per arricchire il Parco Progetti dell’Istituto. Anche per gli aspetti di valorizzazione sono state avviate le procedure di gara per i servizi al pubblico (programmate entro dicembre 2018) e lanciati eventi espositivi finalizzati alla promozione dei valori materiali ed immateriali del Parco, nonché promossi accordi, convenzioni e protocolli di intesa con Università, Istituzioni culturali locali, nazionali e straniere e di ricerca, scuole di ogni ordine e grado.
Il Parco è stato lanciato nel breve periodo nel mondo della comunicazione in rete, dotandosi di sito internet e pagine social e si sta preparando a varare il primo Piano di Comunicazione.
Questa serie di azioni programmate e coordinate non ha mancato di dare risultati tangibili.
Il primo dato da segnalare riguarda il numero dei visitatori che dall’aprile del 2017 a marzo del 2018 ha superato il mezzo milione di presenze, con un incremento costante mensile che ha fatto registrare anche picchi del + 30%, a riprova che l’attenzione dedicata, l’attività di conservazione e manutenzione, affiancata da una sana politica di valorizzazione ha un suo riscontro sociale con risultati ben visibili. Ad incrementare il numero di visitatori in parte è stato il risultato di un’eccellente stagione estiva, I Venerdì di Ercolano, organizzata dal Direttore in sinergia con i principali attrattori del territorio: il Museo Archeologico Virtuale e il Comune di Ercolano. L’evento, calato all’interno della realtà del Parco con “Tweet dal passato”, percorso nel Parco illuminato, dove i visitatori venivano guidati negli scavi dagli antichi graffiti che si animavano grazie alle tecnologie multimediali, trasformandosi da antiche incisioni in moderni tweet direttamente dal passato, ha fatto registrare un’affluenza inaspettata, cresciuta di serata in serata.
In questo primo anno, pur con difficoltà derivanti dall’esiguo numero di personale addetto alla vigilanza, anche ricorrendo ad accordi che hanno permesso l’assunzione di giovani forze lavoro, il Direttore Sirano ha puntato sin dal primo momento sull’accessibilità diffusa del Parco Archeologico: domus da tempo chiuse sono state restituite alla fruizione del pubblico con un criterio di alternanza che permette il duplice vantaggio della conservazione e tutela del bene e l’offerta diversificata nel tempo al pubblico di visitatori; al contempo il Direttore ha voluto protagonisti dell’attività del Parco, che continua a fregiarsi del prezioso apporto che viene dal gruppo di lavoro dell’Herculaneum Conservatio Project, i partner direttamente interessati alla buona gestione del sito con un coinvolgimento molto attento delle guide turistiche, delle scuole con progetti di Alternanza Scuola-Lavoro, degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, di artisti contemporanei.
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La stessa difficoltà di esigua disponibilità di personale, il Direttore l’ha affrontata nella gestione amministrativa, con poche unità lavorative, caricate da uno sforzo che ha però condotto ad una più snella gestione attuale dovuta anche grazie all’assunzione da parte del Ministero di funzionari entrati in servizio a partire dallo scorso autunno.
L’anno trascorso ha visto inoltre il dispiegarsi dell’iniziativa Maiuri pop up, ideali finestre che si aprono nel sito archeologico realizzate dal Parco Archeologico con l’Herculaneum Conservation Project. “Si tratta di interventi ispirati al lavoro di Maiuri, – dichiara il Direttore Sirano – di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario. I Pop Up sviluppano due tematiche: da un lato le ricerche e gli studi sugli aspetti storico archeologici, conservativi e museografici; dall’altro originali proposte di lettura dal mondo contemporaneo che sviluppano un ideale dialogo con l’impresa di Maiuri, grazie all’apporto di artisti Michele Iodice e Catrin Huber, la cui installazione verrà presentata nel mese di maggio”.
Alla figura di Maiuri è stato inoltre dedicata un’intera Giornata Studi incentrata sull’impresa archeologica dell’archeologo, che con lungimiranza e tenacia, sullo scorcio degli anni ‘20 del 1900, ha voluto che gli scavi di Ercolano riprendessero e che assumessero quell’aspetto che hanno oggi: una città museo, una città dal volto umano, aspetto a cui siamo abituati al giorno d’oggi, ma estremamente innovativo per il tempo di Maiuri. “Chiunque si confronti con Ercolano oggigiorno e nel futuro deve guardare alla figura di Maiuri – dichiara il Direttore del Parco Francesco Sirano -, non va trascurato e dimenticato che l’immagine consolidata della Ercolano di oggi è il risultato del lavoro di Amedeo Maiuri; la sua capacità di aver saputo valorizzare il sito alla maniera moderna con il suggerimento delle ricostruzioni degli interni, la dimostrazione della presenza di più piani nelle abitazioni, tutti abitati, sono aspetti particolarmente innovativi se si pensa soprattutto che sono stati elaborati negli anni 30”.
Per il 2018 il Direttore Sirano ha voluto presentare una programmazione ben definita, con un programma fitto di eventi che permette a visitatori, operatori turistici e organi di comunicazione di conoscere in anticipo eventi di interesse per poter programmare in anticipo la visita del Parco Archeologico.
Nel primo anno trascorso alla guida del Parco Archeologico di Ercolano, il Direttore Sirano ha anche voluto che il sito cominciasse ad uscire dai propri confini, portando alle fiere del turismo la propria presenza come area viva in continuo rinnovamento. La partecipazione alle fiere del turismo, come tutta l’attività che il Direttore Sirano conduce, è stata condivisa e partecipata con stand allargati “Alle fiere non ho voluto presentarmi solo come Parco Archeologico – dichiara Francesco Sirano – ma come ERCOLANO. Ho voluto allargare la sana collaborazione pubblico-privato sperimentata all’interno del Parco con HCP, all’intero territorio, presentandomi al fianco degli altri attrattori del luogo”.
Dal Direttore i ringraziamenti, oltre che al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Scientifico, a tutto il personale per la partecipazione corale per l’impegno profuso quotidianamente ”il Parco sta dimostrato capacità di sostenere un progetto culturale innovativo, coinvolgente, partecipativo e di ricevere grandi eventi rivolti ad una platea composta da un pubblico potenzialmente molto più ampio di quanto non sia stato fatto nel passato, accrescendo nel contempo la qualità della proposta culturale e ampliando la fruizione del sito”.