Gli agenti, durante il servizio di prevenzione e repressione dei reati in genere, poco dopo le 11.00, transitando in via Semmola ad Ercolano , vengono fermati da alcune passanti che li informano che era in atto un tentativo di truffa, la c.d. “truffa dello specchietto”.
La vittima predestinata, riferisce ai poliziotti che due persone a lui sconosciute, a bordo di una vettura grigia, si erano fermati accusandolo di aver procurato la rottura dello specchietto chiedendogli dei soldi a titolo di risarcimento.
Alla vista dell’auto della Polizia, il conducente dell’auto grigia si era allontanato a piedi mente il passeggero aveva preso l’auto e si era dileguato.
L’anziano dava indicazioni sulla direzione di fuga ed i poliziotti notavano un uomo che si allontanava di gran carriera.
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A bordo dell’auto di servizio lo hanno raggiunto, seguiti a piedi dal genero della vittima che aveva assistito al tentativo di truffa.
L’ uomo viene fermato e condotto presso gli uffici di polizia dove lo hanno identificato ed individuato quale soggetto dedito alla commissione di tali reati.
Dopo una breve reticenza nell’indicare chi lo accompagnava, ha ammesso le sue responsabilità, dichiarando che lo specchietto dell’auto da lui condotta era già rotto e che stava solo tentando di propinare una truffa al malcapitato.
Informata tempestivamente l’autorità giudiziaria , in considerazione dei precedenti specifici, gli agenti lo arrestano ed il P.M. dispone l’accompagnamento del Bevilacqua presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio con rito direttissimo, fissato per il giorno 30 aprile 2018.