Campania – Interrogazione del consigliere regionale Cirillo (M5S): “Diritto allo studio negato, non sorprenda la fuga dei nostri universitari”
“In Campania il diritto allo studio viene negato per non meglio precisate questioni di natura tecnica. E’ assurdo constatare che gli studenti degli atenei di questa regione, vincitori e destinatari di borse di studio, restano ancora in attesa dei pagamenti relativi all’anno accademico 2016-2017. E che, a una loro legittima richiesta di spiegazioni, l’Adisurc abbia risposto che bisognerà attendere almeno fino al prossimo dicembre. Quanto alle borse di studio relative all’anno accademico in corso, non c’è alcuna rassicurazione sulla possibile erogazione entro la fine del mese, comunque in ritardo rispetto ai termini indicati nel bando. In risposta a una nostra nota inviata nelle settimane scorse, il direttore generale dell’Adisurc si è limitato a ribadire quanto da noi già denunciato, senza fornirci ulteriori garanzie”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo, in un’interrogazione alla giunta regionale della Campania.
“Chiediamo – sottolinea Cirillo – di conoscere quali siano i problemi di ordine tecnico-amministrativo a giustificazione dello slittamento dei pagamenti per l’anno accademico 2016/2017 e quali le tempistiche per l’erogazione per l’anno accademico 2017/2018, finanziate con fondi Por. Al cospetto di queste modalità e di una tale scarsa trasparenza, è inevitabile dover fare i conti con un tasso di migrazione verso le università di regioni del Nord, con servizi efficienti e puntuali, mentre in Campania bisogna attendere anni anche solo per vedersi erogato il pagamento di una borsa di studio, con inevitabili disagi per i legittimi destinatari che si vedono penalizzati nei meriti e nell’impegno profuso per il conseguimento di un sacrosanto diritto. Andare a formarsi presso università del Nord o all’estero può e deve essere una scelta, ma se diventa una costrizione perché qui non si garantisce il diritto allo studio come in altre parti di Italia allora ci sono gravi responsabilità politiche di chi ha governato e di chi oggi governa in Regione Campania”.