Dall’esponente della giunta Palomba è arrivata la replica all’ex assessore di Ciro Borriello.
“Si può comprendere la delusione di Mele candidato sindaco per il centrodestra per aver mancato il traguardo ma non posso trovare alcuna giustificazione per le accuse mosse al mio operato da dirigente del Comune”. Questo l’incipit del messaggio di Vincenzo Sannino.
“Affermazioni prive di ogni fondamento frutto di malafede o ignoranza dei fatti e delle norme; cosa grave per un ex assessore ai Lavori Pubblici e braccio destro dell’ex sindaco Ciro Borriello. Premesso che il finanziamento P.I.U. Europa è stato di 25 e non di 40 milioni di euro, l’ingegnere Mele dovrebbe sapere che ho seguito solo l’esecuzione dell’ex Palestra Gil , del complesso della SS Trinità, quelli denominati ex Porto Borbonico e dell’edificio scolastico di corso Vittorio Emanuele, una vera eccellenza dell’edilizia scolastica” – spiega l’ex dirigente – “opere eseguite a regola d’arte e perfettamente funzionanti. Le altre opere – vedi ascensore, passeggiata porto-scala, mi hanno visto impegnato solo fino all’assegnazione degli appalti. Poi a partire dal giugno 2015 – con la revoca dell’incarico dirigenziale da parte del sindaco Borriello e un’assenza di ben sei mesi per una patologia severa – il controllo dei lavori non è più stato di mia competenza. E questo fino al pensionamento. L’ex assessore, inoltre, dovrebbe ben sapere che la normativa che disciplina l’attività dei pubblici dipendenti non consente ai dirigenti di percepire alcun emolumento, a nessun titolo, oltre quello stipendiale, che nella mia fattispecie è di euro 2350 netti mensili. Nessun premio mi è stato conferito neanche per il raggiungimento degli obiettivi”, chiarisce ancora l’assessore della giunta Palomba; “questi sono i fatti e non opinioni facilmente riscontrabili negli atti del Comune”.
E ancora: “Per quanto attiene le problematiche relative all’ex mercato ortofrutticolo all’ing. Mele sono stati forniti ampi chiarimenti dal direttore dei lavori, ing. Vincenzo Visconti. Uno sguardo agli atti prima di emettere sentenze non sarebbe cosa disdicevole; anzi, sarebbe una elementare questione di serietà. Infatti anche i lavori della fontana di via Roma non mi appartengono, furono realizzati nei sei mesi di mia assenza. Questi i fatti. Quando si ha la supponenza di emettere giudizi, sarebbe opportuno parlare partendo dalla realtà dei fatti e degli atti, senza abbandonarsi a considerazioni peregrine che sfociano nel falso più autentico. Considerazioni, queste, che hanno come destinatario non solo Mele ma anche quanti per servilismo e per faziosità hanno condiviso l’infelice sortita dell’ex assessore, nonché ing. Luigi Mele, senza sapere nulla di nulla”.
Non tarda ad arrivare, sui social, la risposta dell’ex Assessore ai Lavori Pubblici Luigi Mele che riportiamo integralmente:
“Sono precisazioni da 4 soldi. Sannino per 40 anni è stato al comune e i risultati si vedono tutti. Ora ci vogliamo nascondere dietro al fatto che un attività è stata seguita ed un altra no? C’è solo da vergognarsi”
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