Il parroco don Giosuè: Il carro realizzato quest’anno si ispira alle apparizioni di Lourdes""
Fervono i preparativi per il tradizionale appuntamento con il secolare e maestoso carro dell’Immacolata Concezione.
Ritorna l’otto dicembre la festa attesissima che da sempre riesce a coniugare tradizione popolare, devozione e storia della nostra città. Per i torresi, infatti, il culto dell’Immacolata risale al 1500 e il primo carro fu portato a compimento nel lontano 1862.
L’appuntamento, fra i più suggestivi dell’anno, continua a destare l’attenzione della città e, in particolare, delle nuove generazioni che, consapevoli della solidità di una tradizione che è storia, vengono coinvolte, non solo come spettatrici dell’evento, nello spettacolo di devozione senza tempo che si rinnova con l’animo di sempre. Il gruppo di circa 150 devoti, giovani e meno giovani, è pronto a portare in spalla in giro per le principali strade cittadine, il mastodontico carro, frutto di un lavoro compiuto a regola d’arte, ogni anno ispirato ad un tema diverso e che fa da cornice alla statua della Vergine amata dal popolo. Punto di partenza e d’arrivo del carro è la Basilica Pontificia di Santa Croce situata nel centro cittadino teatro dell’evento e dimora della tradizione.
Abbiamo chiesto al parroco della Basilica, Don Giosuè Lombardo, le sue impressioni e previsioni sull’evento.
Don Giosuè il gran giorno si avvicina, quali le sue previsioni su uno degli appuntamenti più attesi dai fedeli?
Si, in effetti c’è grande attesa fra i fedeli. Come ogni anno l’avvenimento è molto sentito dal popolo torrese. Molti fedeli stanno già partecipando attivamente ai preparativi e alle funzioni che precedono il gran giorno. Anche quest’anno numerosi accorreranno alla sfilata trionfale del carro.
Qual è il tema del carro di quest’anno?
Dunque, quest’anno il titolo del carro, disegnato e realizzato da Riccardo Lamberti, ci porta a Lourdes per festeggiare e ricordare i 150 anni dall’inizio delle apparizioni della Immacolata Concezione. Suggestiva è l’immagine di Bernardette in ginocchio ai piedi della Vergine.
Le nuove generazioni appaiono sempre molto coinvolte dalla festa dell’Immacolata, ciò è dovuto sicuramente alla devozione, ma forse anche al legame con la tradizione?
Credo si tratti di un vero e proprio "fatto genetico" che si tramanda da padre in figlio. Pensi che c’è un gruppo di giovani, che già dai primi di settembre si adopera per l’allestimento dei piccoli carri. Ma c’è di più, già ragazzi di sedici anni, ogni anno chiedono di entrare nella lunga lista per il trasporto del carro, ma si sa occorre avere almeno 18 anni. In ogni caso è bello che le nuove generazioni siano così legate anche spiritualmente alla festa e alle funzioni che essa prevede con disciplina e spirito partecipativo.
Rinnoviamo gli appuntamenti più importanti?
La novena dell’Immacolata dal 30 novembre al 7 dicembre, in particolare la "Buona notte a Maria" delle 20:30 che da modo anche ai commercianti e in genere a chi lavora, di partecipare al momento di preghiera. L’esposizione del carro avrà luogo il 7 dicembre alle 14.
Florinda Gentile