Gli investigatori anche grazie all’utilizzo di telecamere, hanno documentato l’attività gestita dai 4 soggetti nelle aree della Riviera di Chiaia maggiormente frequentate nei fine settimana e nelle fasce orarie di maggiore affluenza.
In dettaglio, le immagini esaminate hanno permesso di accertare numerosissimi episodi di condizionamento subito dalle vittime, le quali, intimorite dal rischio di ritorsioni, si vedevano costrette a pagare anche per poter parcheggiare sulle “strisce blu” o, in talune circostanze, nella aree di sosta riservate ai taxi o ai mezzi del trasporto pubblico.
I carabinieri hanno stimato un illecito introito di varie centinaia di euro giornaliere per ciascun parcheggiatore.