Ne sa qualcosa la Roma che, nello scorso turno di campionato, in vantaggio di due reti e con la doppia superiorità numerica determinata dall’espulsione di due calciatori del Cagliari, s’è vista raggiungere, a tempo ormai quasi scaduto, dai sardi, che al “Sardegna Arena” stanno costruendo la loro tranquilla salvezza ed erano, infatti, fino a ieri, imbattuti sul proprio campo. Anche contro il Napoli i cagliaritani hanno speso tutte le loro energie; sul finire dello ‘scontro’ molti calciatori isolani sono crollati sul terreno di gioco in preda ai crampi… Però, nonostante l’encomiabile partita disputata dai sardi, il Napoli è riuscito, con una magia di Milik nel recupero, a portare a casa i tre punti, indispensabili per continuare a sperare nel sogno-scudetto, per quanto molto remoto…
Bisogna dare onore al merito: i calciatori partenopei, al “Sardegna Arena”, hanno superato uno scoglio veramente difficile, e non solo per l’obiettivo valore della squadra affrontata. Per gli ultimi, non fortunati eventi, c’era il concreto rischio che gli azzurri potessero mollare, ma non è stato così… il Napoli non sta attraversando un buon momento per condizioni di forma di molti giocatori e sotto il profilo psicologco.
L’eliminazione dalla Champions è stata una brutta batosta. I ragazzi, dopo le ottime prestazioni antecedenti la sconfitta in casa del Liverpool, ci credevano ed avrebbero meritato il passaggio del turno. Ancelotti è stato bravo a far digerire ai suoi la delusione per la Champions: ha ‘glissato’ sull’eliminazione, ponendo in primo piano il prossimo obiettivo per gli azzurri, cioè l’Europa League. Anche in campionato si registra una certa amarezza. Molti s’aspettavano un rallentamento nella marcia, finora trionfale, della Juventus. Ma a Firenze, contro l’Inter, nel derby stracittadino ( a proposito, ma Zaza lo sa che non milita più nelle file bianconere? Il passaggio, sbagliato, al portiere granata, che ha causato il rigore con il quale la Juve ha vinto la partita è stato perfetto!) il rullo compressore zebrato non ha mostrato alcun segno di cedimento…
Per quanto riguarda lo scadimento di forma di molti nostri calciatori (Insigne, Hamsik, Callejon, Mertens,in primis), ‘Carletto’ ha visto in un massiccio turnover in Sardegna la soluzione al problema. Siamo onesti: chi s’aspettava di vedere schierati, contemporaneamente, al “Sardegna Arena”, Ounas, Malcuit, Diawara, Zelinski, Ghoulam, Milik e Ruiz? Durante il primo tempo, la mancanza dei ‘top’ s’è avvertita, e come s’è avvertita! Il Cagliari, globalmente, con le sue rapide ripartenze, è stato più pericoloso del Napoli, che s’è affacciato solo sporadicamente e mai in maniera decisa nell’area di rigore sarda. Nella ripresa, la musica è cambiata… Ci metterei la mano sul fuoco: Ancelotti l’aveva studiata proprio così, la partita! Inizialmente, spazio a molte “seconde linee”, per sfiancare la resistenza dei sardi e sferrare, con dei cambi ‘azzeccati’, il colpo di grazia nei secondi 45 minuti.
Il piano strategico non stava, però, funzionando. Gli azzurri hanno sprecato troppe occasioni, ed in più ci si è messa anche la sfortuna! Pali, traverse, salvataggi all’ultimo istante… Insomma, il pallone non voleva proprio saperne di entrare nella porta cagliaritana, che sembrava stregata: Poi, la magia, inattesa, di Milik, che s’è fatto largo trai compagni, ha preteso d’essere lui a tirare la punizione dal limite, ed ha fatto gol!
Ecco, questa voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, questa ostinazione, dimostrata dall’intera squadra, a voler conquistare la vittoria, contro tutte le avversità , mi sembra l’aspetto più significativo della partita giocata e vinta (meritatamente!) in terra sarda: il Napoli non ha mollato, non s’è arreso, ha continuato a lottare, fino all’ultimo istante! E’ con questo spirtito che si affrontano le competizioni sportive e, più in generale, la vita stessa!
Ernesto Pucciarelli