Presentata nella mattinata di lunedì 17 dicembre l’anteprima stampa della mostra in presenza di Francesco Sirano, Direttore del Parco Archeologico di Ercolano; Vito D’Adamo, in rappresentanza del Sottosegretario Lucia Borgonzoni assente per un improvviso cambio di programma; Ciro Bonajuto, sindaco del comune di Ercolano.
All’anteprima inoltre una rappresentanza di studenti della scuola di design di gioielli di Torre del Greco, a enfatizzare la connessione dei talenti e la continuità tra presente e passato della tradizione orafa artigianale.
Entusiasti i convenuti, in particolar modo commosso il Direttore Sirano che ha vissuto l’apertura dell’Antiquarium proprio come un miracolo “avere un edificio e non poterlo utilizzare è stato per me come una vera e propria spina nel fianco, e vedere questi ambienti vivere mi ripaga di ogni sforzo. Ringrazio tutto il personale che davvero con abnegazione completa ha creduto in questa operazione e mi ha appoggiato e aiutato ad arrivare oggi a vedere finalmente queste vetrine con oggetti esposti e questi ambienti animati”. Il rappresentante del Sottosegretario Borgonzoni, Vito D’Adamo, ha sottolineato l’attenzione della senatrice per il Mezzogiorno d’Italia e la presenza della delegazione del Ministero ad Ercolano come impegno ulteriore perché “lo splendore nuovo, per riprendere lo stesso termine che dà nome alla mostra, non sia solo del luogo, sede della mostra, ma del territorio intero. Il grande attrattore che è il bene culturale deve essere volano per lo sviluppo dell’intero territorio, ma vedo e sento che tutto questo ad Ercolano già sta accadendo. L’aver fatto tagliare il nastro inaugurale ad un ragazzo, giovane, – termina D’Adamo – rappresenta un simbolico passaggio di consegne del passato verso il futuro, a raffigurare la riappropriazione di un’identità”.
Il sindaco Boanjuto soddisfatto per il networking interistituzionale messo in campo, e operativo per rendere il territorio sempre più attraente.
La mostra aprirà i battenti il 20 dicembre 2018 con gli stessi orari del Parco e il biglietto di ingresso all’area archeologica.