A smascherare l’orrore che accadeva nell’abitazione della povera vittima e quindi a mettere nei guai chi doveva prendersi cura della donna anziana sono state le telecamere poste nella casa dove si svolgeva l’attività della badante. Infatti, l’anziana, a causa del suo grave stato di salute, non era stata in grado di denunciare l’incubo in cui si ritrovava a subire.
Le immagini raccolte non lascerebbero spazi a dubbi: la badante avrebbe agito contro la sua “assistita” in maniera inequivocabile. Poi, resasi conto di quanto commesso, avrebbe provato perfino a manomettere e cancellare le immagini dal sistema ma senza ottenere il successo sperato.
Adesso, per quanto commesso, la badante – risultata senza fissa dimora ed in servizio anche presso un’altra famiglia – ne risponderà nelle aule di giustizia.
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