Sul posto, oltre ai militari della Guardia Costiera, è giunto un medico veterinario della Asl Napoli 3 Sud il quale ha constatato che l’esemplare, appartenente all’ordine degli squaliformi, della lunghezza di due metri e del peso di circa 100 chili era morto da alcuni giorni.
La rimozione della carcassa, impigliata tra la scogliera e difficoltosa per le avverse condizioni meteomarine, è avvenuta grazie alla collaborazione, a titolo gratuito, dei volontari del Centro Subacqueo Sant’Erasmo di Napoli giunti a supporto della Guardia Costiera. In un secondo momento, la carcassa dello squalo è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici (Napoli) per la classificazione scientifica e l’esame autoptico e tossicologico.