Con la partecipazione del sindaco e del presidente del Consiglio comunale, l’Amministrazione Comunale di Ercolano ha preso parte alla cerimonia di commemorazione del disastro del Moby Prince che si è tenuta a Livorno in occasione del 28esimo anniversario della tragedia in cui persero la vita 140 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. A bordo del traghetto erano a bordo otto cittadini ercolanesi: per Giovanni D’Antonio, Gerardo Guida, Aniello Padula, Rocco Pernice, Pasquale Porciello, Gerardo Sicignano e Giovanni Tagliamonte non ci fu nulla da fare, mentre il mozzo Alessio Bertrand risultò l’unico sopravvissuto del più grande disastro navale della marineria italiana in tempo di pace. La delegazione ercolanese, composta dal sindaco Ciro Buonajuto e dal presidente del Consiglio Comunale Luigi Simeone, ha preso parte alla cerimonia nella Cattedrale di Livorno, alla commemorazione nell’Aula consiliare del Comune e nel porto da cui il Moby Prince era salpato nella serata del 10 aprile 1991.
«Anche qui a Livorno, in occasione di questa triste ricorrenza, ho voluto ricordare che in città come quelle di Ercolano e di tutta l’area Vesuviana, dove in ogni famiglia c’è almeno un marittimo, la tragedia del Moby Prince è sentita da tutti come propria ed ha creato un legame indissolubile – commenta il sindaco Ciro Buonajuto -. Questa cerimonia, nonostante il passare degli anni, rinnova non soltanto il dolore, ma soprattutto la rabbia per una tragedia che ancora cerca una verità negata. Le drammatiche immagini e lacrime di quella notte sono rimaste impresse nella nostra memoria ed io continuo a credere e sperare che possa essere fatta giustizia per tutte le persone che quella maledetta notte non sono tornate a casa».
Presenti a Livorno anche numerosi familiari delle vittime della tragedia che hanno donato al sindaco Buonajuto e al presidente SImeone il libro “Il caso Moby Prince – La strage impunita”, uno degli ultimi volumi in ordine di pubblicazione che ricostruiscono la notte del disastro e le indagini successive.